Nel nuovo Documento di Attività Agonistica 2025, la Federazione Italiana Baseball ha introdotto una significativa novità per la Serie C: l’obbligo per ogni squadra di schierare almeno due giocatori Under 18 durante le partite ufficiali. Una decisione che punta con decisione al rilancio del settore giovanile, ma che, come prevedibile, ha acceso il dibattito tra addetti ai lavori e tecnici delle società.
L’obiettivo della norma è chiaro: favorire l’inserimento dei giovani talenti nei contesti senior, accelerandone la crescita tecnica e caratteriale attraverso l’esperienza sul campo. Si tratta di un passo deciso verso una maggiore integrazione tra le categorie giovanili e le prime squadre, con la speranza di costruire una base solida per il futuro del baseball italiano.
Tuttavia, non mancano le perplessità. A commentare la nuova regola è anche il coach dei BC Bari Warriors, una delle realtà più attive nel panorama pugliese:

Massimo Portoghese
“Il lavoro con il settore giovanile è sempre importante. La crescita dei ragazzi non può che essere sviluppo del movimento, del gruppo e della società. Con l’obbligo di schierare due Under 18 si abbasserà il livello, nell’immediato, perché i ragazzi hanno necessità di fare esperienza”
Un’osservazione condivisa da diversi allenatori, che temono un impatto sulla competitività delle partite, almeno nel breve periodo. Ma lo stesso coach riconosce anche il valore umano e sportivo del provvedimento:
“Anche se, quando li vedi in campo, in gare ufficiali, e sai il percorso che hanno fatto da bambini, il concretizzarsi del lavoro fatto negli anni è motivo di orgoglio”
La sfida, ora, sarà per le società: investire realmente nella formazione dei propri giovani atleti, prepararli con cura e consapevolezza, e costruire intorno a loro un contesto che li faccia crescere, anche attraverso inevitabili errori.
Il 2025 sarà quindi un anno di transizione e, forse, di sacrifici per alcune squadre. Ma potrà essere anche l’inizio di una nuova stagione per il baseball italiano, più giovane, più coraggioso, e – si spera – sempre più competitivo.